Interviste

Se un uomo guarda al mondo nel modo in cui guarda una bolla o un miraggio, il Re della Morte non lo troverà. (Buddha)

31 Marzo 2019

Manuela, ex parrucchiera, ora “Artista delle bolle”, scopre in seguito alla nascita dei suoi due figli di avere una particolare predisposizione al contatto con i bambini e così inizia a studiare per mettere a frutto le sue doti e sviluppare una nuova professione.

Quando hai deciso di dedicarti al lavoro di animatrice?

Ho iniziato circa quattro anni fa. Una mia cara amica che gestiva una ludoteca e che io aiutavo saltuariamente mi ha proposto di frequentare un corso da animatrice. È stata una scommessa su me stessa. Ho avuto la possibilità di conoscere diversi aspetti del mestiere: il trucco, i giochi, i balli, un po’ di magie. Con il tempo mi sono specializzata in bolle di sapone. Sono diventate il mio mondo. Parallelamente ho approfondito l’argomento giochi per bambini con handicap o difficoltà motorie. Leggo molti libri per proporre sempre cose innovative. Mi sono iscritta anche a un corso come baby-sitter per apprendere le tappe dello sviluppo del bambino.

 

Quali sono gli aspetti più gratificanti della tua professione?

Sono felice di lavorare con i bimbi, donare dei sorrisi è una cosa meravigliosa, far sperimentare e toccare con mano esperienze di gioco e laboratoriali mai provate. Vedere i loro visi compiaciuti e contenti non ha prezzo! Ogni tanto il mio lavoro comporta spostamenti quindi cerco di organizzarmi principalmente con le amiche, non avendo sempre la mamma e la suocera che possono aiutarmi. Nel mio tempo libero cerco però di stare il più possibile con i miei figli.

 

Come è cambiata la tua vita dopo la nascita dei tuoi bimbi?

La mia vita da quando ho i miei figli è cambiata in meglio, è stata arricchita di dolcezza e di energia e mi ha fatto incontrare un amore di cui non pensavo neanche l’esistenza, un amore indissolubile.

 

Ci racconti un momento piacevole trascorso con i tuoi figli?

Un momento che ricordo con ironia e simpatia è stato un anno fa al mare: ho comprato un canotto e ogni giorno ci trasformavamo in pirati, andavamo all’avventura e giocavamo in allegria e con tanta, tanta fantasia!

 

Ci racconti il tuo sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe aprire un grande capannone dedicato all’universo bambino in tutte le sue sfaccettature: dall’ostetrica ai massaggi prenatali, dalla logopedista agli spazi di psicomotricità. Una zona di eventi, un luogo dove le mamme possano parlare e interagire. Tutto ciò che possa essere utile per il bambino sia per i suoi bisogni di salute che per le sue esigenze di gioco. Fino all’adolescenza e all’educazione alla sessualità.

 

Pensi di poterti definire una “mamma in tour”?

Credo di sì! I miei amici apprezzano di me l’essere sempre solare, la positività e l’energia che ho nel fare mille cose, trovo sempre il tempo per aiutare gli altri e per fare beneficenza.