Manuela, ex parrucchiera, ora “Artista delle bolle”, scopre in seguito alla nascita dei suoi due figli di avere una particolare predisposizione al contatto con i bambini e così inizia a studiare per mettere a frutto le sue doti e sviluppare una nuova professione.
Quando hai deciso di dedicarti al lavoro di animatrice?
Ho iniziato circa quattro anni fa. Una mia cara amica che gestiva una ludoteca e che io aiutavo saltuariamente mi ha proposto di frequentare un corso da animatrice. È stata una scommessa su me stessa. Ho avuto la possibilità di conoscere diversi aspetti del mestiere: il trucco, i giochi, i balli, un po’ di magie. Con il tempo mi sono specializzata in bolle di sapone. Sono diventate il mio mondo. Parallelamente ho approfondito l’argomento giochi per bambini con handicap o difficoltà motorie. Leggo molti libri per proporre sempre cose innovative. Mi sono iscritta anche a un corso come baby-sitter per apprendere le tappe dello sviluppo del bambino.
Quali sono gli aspetti più gratificanti della tua professione?
Sono felice di lavorare con i bimbi, donare dei sorrisi è una cosa meravigliosa, far sperimentare e toccare con mano esperienze di gioco e laboratoriali mai provate. Vedere i loro visi compiaciuti e contenti non ha prezzo! Ogni tanto il mio lavoro comporta spostamenti quindi cerco di organizzarmi principalmente con le amiche, non avendo sempre la mamma e la suocera che possono aiutarmi. Nel mio tempo libero cerco però di stare il più possibile con i miei figli.
Come è cambiata la tua vita dopo la nascita dei tuoi bimbi?
La mia vita da quando ho i miei figli è cambiata in meglio, è stata arricchita di dolcezza e di energia e mi ha fatto incontrare un amore di cui non pensavo neanche l’esistenza, un amore indissolubile.
Ci racconti un momento piacevole trascorso con i tuoi figli?
Un momento che ricordo con ironia e simpatia è stato un anno fa al mare: ho comprato un canotto e ogni giorno ci trasformavamo in pirati, andavamo all’avventura e giocavamo in allegria e con tanta, tanta fantasia!
Ci racconti il tuo sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe aprire un grande capannone dedicato all’universo bambino in tutte le sue sfaccettature: dall’ostetrica ai massaggi prenatali, dalla logopedista agli spazi di psicomotricità. Una zona di eventi, un luogo dove le mamme possano parlare e interagire. Tutto ciò che possa essere utile per il bambino sia per i suoi bisogni di salute che per le sue esigenze di gioco. Fino all’adolescenza e all’educazione alla sessualità.
Pensi di poterti definire una “mamma in tour”?
Credo di sì! I miei amici apprezzano di me l’essere sempre solare, la positività e l’energia che ho nel fare mille cose, trovo sempre il tempo per aiutare gli altri e per fare beneficenza.