Ida, 41 anni, di Napoli, è una venditrice e convincere le persone è la sua passione. Portarle a fidarsi di lei e del prodotto che offre è la cosa che più la soddisfa insieme ai viaggi che le permettono di visitare il mondo:
Ho scelto questo lavoro perché mi dava la possibilità di viaggiare. Mi piace tantissimo. Mi sento appagata. Vedere posti nuovi, nuove culture, nuovi modi di gestire la propria quotidianità, di raccontare storie, di andare a dormire, di dire buongiorno. In realtà negli ultimi anni viaggio molto meno rispetto a quando ho iniziato. Però nei prossimi mesi riprenderò a viaggiare quasi come prima. Mi sono separata da poco (il mio ex marito sta con nostro figlio due giorni a settimana e un weekend sì e uno no) e anche con la sua collaborazione abbiamo deciso che nei periodi in cui sarò via sarà lui a gestire completamente il bambino.
Come è cambiata la tua vita dopo la nascita di tuo figlio?
Diciamo che il 90% del mio tempo libero lo dedico a lui e non più a me e le mie priorità sono diventate le sue. Mi interessano eventi che prima non consideravo minimamente, luoghi e compagnie si sono modificate in base a lui.
Immagina una giornata a disposizione da passare con tuo figlio. Cosa ti piacerebbe organizzare?
Mi piacerebbe prendere il treno, andare a Como verso i laghi, salire con la funivia a Brunate, fare un pic nic, giocare un po’ con la palla, riprendere il treno e tornare a casa, soddisfatti, con il sorriso sulle labbra. In realtà lo abbiamo già fatto e ci è piaciuto da matti, quindi lo riproporrei volentieri.
Anche tuo figlio è un appassionato viaggiatore?
Assolutamente sì. Io e mio figlio viaggiamo tanto insieme. In media prendiamo 1/2 aerei all’anno e 4/6 treni. Quando gli propongo un viaggio è entusiasta, sa già come comportarsi, soprattutto in aereo. Conosce tutte le fasi del decollo, dell’atterraggio, di quando passa l’hostess a offrire una bevanda o uno snack, sa come e cosa rispondere. Gli piace l’idea di vedere aeroporti nuovi, stazioni nuove. Per me viaggiare è questo, apprendere ogni volta cose nuove, scoprire nuovi colori, sentire nuovi profumi. Ed è quello che spero che mio figlio faccia suo come io a 41 anni sto facendo mio.